mercoledì 13 dicembre 2017

Segnala il Ban: Facebook e l'Orsetto Ricchione

La segnalazione, firmata, ci arriva via email ed è particolarmente esilarante, raccontata con garbo dal signor G.F.



Febbraio 2016, Festival di Sanremo, per motivi professionali stavo seguendo l’evento e per avere un quadro generale, in particolare sul gradimento delle diverse canzoni, leggevo i commenti del pubblico su Facebook e Twitter. Durante questa edizione sono saliti sul palco diversi cantanti con in mano alcuni nastri colorati per manifestare il loro sostegno alla legge sulle unioni civili, allora in via di esame al Parlamento.
 Si scoprirà poi che l’ostentazione di questi nastri non era del tutto spontanea ma frutto di un’intensa azione di pressing sui cantanti e/o sui loro agenti da parte delle diverse lobby, ma ormai fa parte del passato.

Tra i partecipanti, anche Elio e le Storie Tese con la canzone “Vincere l’odio”: il gruppo salì sul palco senza nastri colorati ma all’inizio della loro esibizione sul maxischermo alle loro spalle comparve un caleidoscopio. 

Al termine dell’esibizione, su Facebook comparve un commento di approvazione per il fatto che anche gli Eelst avrebbero mostrato i colori arcobaleno, e a questo punto mi permsi di fare notare che il caleidoscopio apparso sullo schermo non rappresentava affatto i colori dell’iride, ma che comprendeva solo nero, giallo, verde e arancione (il video è tuttora reperibile su Youtube).

Nacque una discussione breve ma accesa, nella quale non sono mai sceso a bassi livelli né tantomeno ho ceduto agli insulti, limitandomi a fare notare come nelle loro canzoni tutte le volte che gli Eelst hanno fatto riferimento all’omosessualità è sempre stato in termini ironici se non di vera e propria presa in giro. 

Invitato a dimostrarlo, ho risposto con queste testuali parole: “E allora scaricati la traccia Mp3 della canzone ‘Il vitello dai piedi di balsa’ e divertiti con l’orsetto ricchione della strofa finale”.
La discussione apparentemente terminò qui. 

Ma la mattina dopo, accedendo a Facebook, mi venne comunicato che quella frase violava le norme di Facebook.

Risultato: 30 giorni di sospensione dell’account. Per avere citato la strofa di una canzone che, tra l’altro, vedeva la partecipazione di Enrico Ruggeri. Inutili tutti i tentativi di spiegazione circa il fatto che si trattava di una citazione testuale, non di una parafrasi né tantomeno di un’offesa. Nessuna risposta, nessun chiarimento, 30 giorni di blocco.

Per continuare a lavorare ho creato un altro account “fake”, cancellato al termine del Festival.
Riporto qui sotto, per chiarezza, il testo dell’ultima strofa, che ovviamente è in pieno stile Elio e le Storie Tese:

Nel boschetto della mia fantasia
Ora c’è un vitello senza più i piedi
Che implora pietà, quand’ecco
Che un piccolo amico si avvicina
“Mi presento son l’orsetto ricchione
E come avrai intuito adesso t’in****”

 (Segnalazione del sig. Giovanni Fava)

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