giovedì 1 marzo 2018

Segnala il Ban: FACEBOOK censura anche la venere di Willendorf

Ebbene si.

Dopo aver censurato chi porta il cognome Negro (non scherziamo affatto: chi ha questo cognome politicamente scorretto è pregato di cambiarlo...) la demenza del Social più (in)famoso del mondo raggiunge anche l'arte.

E censura la venere di Willendorf, uno dei reperti archeologici più famosi del mondo, perchè ritenuto un "contenuto volgare".



Facebook sta diventando un pericoloso strumento di chi vuole la gente allineata a quel pensiero unico tanto caro alle dittature preconizzate da Orwell. Facebook è una minaccia alla libera espressione di parola e di opinione.

Qui potete trovare l'articolo originale.

E di seguito (non si sa mai che la censura arrivi anche sul web) il copiaincolla:

Se ora per Facebook è volgare persino la Venere di Willendorf

Facebook censura un post con la Venere di Willendorf. Ira del museo di Vienna: "Mai sentito parlare di qualcuno che si sia sentito disturbato alla vista di quest'opera"
 
Ora per Facebook è troppo volgare persino la Venere di Willendorf, la celebre statuetta di circa 30mila anni fa considerata un capolavoro d'arte del Paleolitico.  
 
A rivelarlo è il Museo di storia naturale di Vienna (Nhm), dove l'opera è esposta. A fine dicembre, infatti, l'italiana Laura Ghianda aveva condiviso un'immagine della statuetta, ma il post è stato oscurato da Facebook, come riporta la rivista specializzata Art Newspaper. La statuetta - così nota da essere raffigurata anche sui libri di scuola - in efffetti rappresenta una figura femminile nuda e in carne. Fu scoperta all'inizio del XX secolo nel villaggio austriaco di Willendorf, da cui la Venere prende ora il nome.
"È la rappresentazione preistorica di donna più popolare e più conosciuta al mondo", dice ora il museo, "Riteniamo che un oggetto archeologico, e in particolare un'icona di questo tipo, non debba essere vietata su Facebook, né debba esserlo nessun'altra opera d'arte. Non c'è alcuna ragione che l'Nhm di Vienna copra la Venere di Willendorf e nasconda la sua nudità, che sia al museo o sui social network. Non abbiamo mai sentito parlare di qualcuno che si sia sentito disturbato alla vista di quest'opera".
Lo stesso museo, tra l'altro, ricorda che il social network non ha censurato nemmeno un post recente riguardante "la pornografia all'età della pietra". (fonte: Il Giornale)
 

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